Tina Pepe: “Diamo accoglienza e protezione ai bambini”

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Quando nasce la Comunità Educativa per Minori “La Strada” e perché l’avete chiamata così?  

La Comunità educativa per minori ad uso familiare “La Strada” nasce a novembre 2019.  Il nome è stato scelto immaginando un cammino da dover fare insieme, ci siamo immaginati una strada buia dove alla fine del percorso finalmente si poteva vedere la luce, come segno di rinascita e di speranza. È stata scritta anche una poesia da una nostra operatrice e scrittrice Maya Bianco dedicata alla comunità, intitolata appunto la Strada.

Quali sono gli obiettivi principali che vengono perseguiti?

L’obiettivo primario della Comunità educativa è sicuramente quello del benessere psicofisico dei minori accolti. Tutte le figure professionali coinvolte sono impegnate in vari modi ad aiutare i minori a riprendere un contatto con la realtà, ripristinando, per quanto possibile, i compiti evolutivi e svolgendo una funzione di collegamento e mediazione con il mondo esterno.

Come è composta l’equipe multidisciplinare?

L’equipe è composta dal responsabile coordinatore, dall’assistente sociale, dalla psicologa, da educatori, operatori sociosanitari, animatore sociale/arte-terapista.

Chi sono in genere i minori che vengono accolti e che tipo di rete istituzionale affianca il vostro lavoro?

La Comunità educativa La Strada accoglie, sostiene ed accompagna i minori di entrambi i sessi con situazioni di disagio personale e/o familiare pregiudizievoli per la loro serena crescita psicofisica e la loro realizzazione, che vengono temporaneamente allontanati dai contesti familiari di origine per svariati motivi, quali violenza, maltrattamenti, abbandono, trascuratezza, etc. In alcuni casi speciali di protezione, oltre ai minori, accogliamo anche le madri. La comunità lavora in sinergia con i servizi sociali di appartenenza, con i Comuni, le forze dell’ordine e con il Tribunale per i minorenni di Potenza.

Quanto è importante nell’ambito delle politiche sociali avere sui territori strutture di accoglienza capaci di arginare anche in situazioni emergenziali quelle situazioni di disagio e di violenza che coinvolgono inevitabilmente la vita dei bambini?

La Comunità educativa La Strada rappresenta sicuramente un’importante realtà per il territorio in quanto offre una reale opportunità di protezione e di accoglienza a tanti bambini e spesso madri che altrimenti sarebbero costretti ad allontanarsi fuori dal loro territorio di appartenenza perché collocati in contesti comunitari lontani e quindi di conseguenza ad allontanarsi da tutto ciò che gli appartiene o nei peggiori dei casi a non avere nessun’altra possibilità di cambiamento e protezione.

Quali sono le attività che vengono svolte nell’ambito della giornata?

La Comunità è un contesto molto familiare. La giornata tipo e quella che si vive nelle famiglie normali e prevede principalmente la scuola e lo svolgimento dei compiti, poi ci sono attività specifiche come i laboratori artistici e ricreativi, attività ludiche e di gioco, il laboratorio di musica, uscite e gite organizzate.

L’operato svolto nell’ambito della Comunità è naturalmente coperto da una severa privacy a tutela dei minori accolti. Pur tuttavia in occasioni speciali avete aperto le porte al mondo dell’associazionismo locale. Ce lo racconti.

Si, certo. Ad esempio in occasione del Santo Natale abbiamo ricevuto la gradita visita della protezione civile locale; i volontari vestiti da Babbo Natale hanno consegnato a tutti i bambini e agli operatori dei doni e dei dolciumi. In quella occasione i bambini si sono molto divertiti ed entusiasmati.

Qual è stata la giornata più bella della Comunità La Strada?

Fortunatamente in mezzo a tanto dolore, in Comunità cerchiamo sempre di rendere le giornate dei nostri piccoli ospiti molto serene e gioiose, questo naturalmente grazie a tutte le figure coinvolte che lavorano non solo con grande professionalità ma anche con grande empatia e cuore. La giornata più bella e credo di parlare a nome di tutti è quando è arrivato il responso di un referto medico che aspettavamo con ansia di una bambina che a seguito di un ricovero in ospedale ci aveva particolarmente preoccupato. Ricordo la gioia e il sollievo di tutti.

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